Semplifichiamo i processi produttivi per esaltare il potenziale di ogni materiale.
Semplifichiamo i processi produttivi per esaltare il potenziale di ogni materiale.
«È cominciato tutto con uno sgabello. Di vetro, naturalmente. Un amico fotografo venne a trovarmi nella mia vetreria; mi vide in piedi sullo sgabello e scattò quella foto che è stata poi pubblicata su alcuni giornali. È stato allora, in quel momento, che mi sono chiesto: perché non provare a realizzare mobili in vetro? Così, dal primo forno auto-costruito per piegare le lastre alle prime collaborazioni con artisti e designer, è stata una crescita continua». Inizia così, con questo ricordo del fondatore e amministratore unico Vittorio Livi, la storia quarantennale di Fiam, azienda marchigiana che coniuga processi artigianali e industriali per progettare, sviluppare e produrre elementi di arredo in vetro curvato. «Nei laboratori Fiam abbiamo sempre assecondato le idee dei progettisti, anche quando sembravano irrealizzabili. I designer, come tutti i grandi artisti, hanno un estro che stimola e richiede ricerche avanzate. Dando fiducia alle loro idee, siamo riusciti a mettere a punto nel tempo nuove tecnologie che ci hanno permesso di creare oggetti unici, ma riproducibili su scala industriale».
Di pari passo con l’innovazione progettuale, Fiam investe da sempre su quella tecnologica. In questo ambito è strategica la collaborazione con Intermac per lo sviluppo di soluzioni come le molatrici bilaterali e la gamma di centri di lavoro Master.